Giumbolo!
Parafrasando Italo Calvino, Guido De Maria dice spesso, scherzando, che si era sempre sentito
come “Un autore dimezzato”: Nick Carter era stato creato in coppia con Bonvi, mentre Supergulp era firmato
insieme a Giancarlo Governi.
E così, nell’edizione del 1978, ecco a sorpresa che arriva
improvvisamente un personaggio tutto suo: Giumbolo,
un simpatico folletto (“una sorta di helzapopping”, dice l’autore) che irrompe nello
studio di Supergulp, saltellando qua e là, nel bel mezzo delle presentazioni di
Nick Carter e aiutanti. Si presenta cantando un allegro ritornello, composto dallo
stesso Guido De Maria insieme a “Mr. Jingle”, Franco Godi: “Mi chiamo Giumbolo, Giu-giumbolo…”
Partendo dai disegni di De Maria (non dimentichiamo che
cominciò la sua carriera come vignettista umoristico), le animazioni del
personaggio ballonzolante vengono realizzate da Renato Berselli che, insieme a Gianni Parenti, aveva già animato le
presentazioni di Supergulp.
La canzone “Giumbolo” diventa la sigla di chiusura di “Buonasera
con Supergulp” del 1979 ed un 45 giri di successo che vende oltre 100.000
copie.
Giumbolo ebbe anche una breve vita a fumetti, apparendo sul
periodico “TV Junior” in tavole autoconclusive disegnate da Giorgio Rebuffi su testi di Carlo Chendi.
Nell’ultima serie, Buonasera con Supergulp del 1981,
Giumbolo canta nuovamente la sigla di chiusura, “Giumbolando”, sempre scritta
dalla premiata ditta De Maria – Godi: se nel testo della prima canzone il
personaggio presentava semplicemente se stesso, questa volta abbiamo tutto
l’ottimismo della filosofia del “Giumbolo-pensiero”,
una ventata di allegria verso la fine dei cupi anni di piombo: “E giumbolando
in girotondo si cambia il mondo e tutto cambierà...”
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