31 Marzo 1941-2021: Bonvidì!

Nel suo ottantesimo compleanno, abbiamo pensato ad una giornata per ricordare Bonvi (al secolo Franco Bonvicini), il grande cartoonist scomparso tragicamente nel 1995, dopo avere creato tanti famosi personaggi e una scuola fumettistica con allievi come Silver, Clod e Massimo Bonfatti.


Vediamo di seguito un'ampia panoramica sui suoi più celebri personaggi, con delle brevi schede curate da Claudio Varetto, esperto del fumettista.



Sturmtruppen (nell'immagine il Sergente) - 1968
Le Sturmtruppen sono la creazione più celebre di Bonvi, una striscia umoristica unica a livello mondiale, sinonimo per eccellenza della satira antimilitare, spesso caratterizzata da umorismo anche feroce. E' un fumetto corale, senza un protagonista fisso. A parte Galeazzo Musolesi (unico personaggio ad avere nome e cognome) e qualche altro personaggio ricorrente, la maggior parte dei soldaten è indistinguibile, con nomi come Fritz, Otto e Schultz. Le avventure di questo esilarante esercito di soldati tedeschi che parlano un improbabile “tedeschese” e combattono contro un nemico che non si vede mai, sono state disegnate da Bonvi dal 1968 al 1995. Un umorismo che non mostra alcun segno del tempo per una critica alla follia della guerra, di grandissima attualità, ma anche specchio della nostra società.



Nick Carter (Bonvi e De Maria) - 1972
Ideato da Bonvi insieme al regista Guido De Maria appositamente per Gulp! I Fumetti in TV, ispirandosi al detective ideato nel 1886 dall'americano John Russel Corryel. Con Nick Carter e con i suoi assistenti, il grosso Patsy e il saggio Ten, De Maria crea il nuovo linguaggio dei “Fumetti in TV”: non cartoni animati ma un modo di leggere il fumetto attraverso la macchina da presa. Quando il “maledetto Carter” smaschera il colpevole di turno, scopre che il più delle volte si tratta dell’acerrimo nemico Stanislao Moulinsky o, più raramente, negli episodi del succesivo Supergulp!, di Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo. Come sempre, “tutto è bene ciò che finisce bene” e, in attesa di un nuovo episodio, “l’ultimo chiuda la porta”, creando dei veri e propri tormentoni per un’intera generazione. Nick Carter è protagonista di 28 episodi televisivi e di oltre 80 storie a fumetti, disegnate da Bonvi con l’aiuto dei suoi collaboratori Silver (Guido Silvestri, che diventerà celebre per il suo Lupo Alberto) e Clod (Claudio Onesti).



Incubi di Provincia - 1968
Recentemente ripubblicati in volume da Rizzoli Lizard, sono brevi racconti a fumetti paradossali realizzati da Bonvi dal 1968 in poi, il cui protagonista è quasi  sempre lui, il Bonvi, o meglio la sua rappresentazione fumettistica, biondo e aitante giovanotto. A volte per la realizzazione di questi racconti sperimentali si avvale di diverse collaborazioni come per "L'ora dello schizoide", con un contributo di Magnus, o "Black Out", con i disegni di Silver.


Cattivik - 1965
Creato da Bonvi per un giornalino studentesco, pubblicato poi ufficialmente dal 1969 su Tiramolla e nel 1975 ceduto dall'autore al suo allievo Silver, è un ladro in calzamaglia nera dall'aspetto grottesco impegnato in complessi piani criminosi che non sortiscono mai l'effetto voluto, nato come parodia dei fumetti noir come Diabolik. Compare sempre vestito con una calzamaglia nera attillata, vive nelle fogne cittadine dalle quali fuoriesce di notte, muovendosi saltellando e sghignazzando, per perpetrare furti e rapine che molto spesso non riesce a portare a termine.

Storie dello Spazio Profondo (Bonvi e Guccini) - 1969
Bonvi, ai disegni, e Francesco Guccini, ai testi, narrano le vicende di un avventuriero spaziale (alter ego del cartoonist, a cui dà la propria fisionomia) e del suo amico robot (alter ego del cantautore) in sette irresistibili episodi.
Le analogie e le somiglianze con personaggi, luoghi e vicende di famosi film realizzati decenni dopo, come il ciclo di "Star Wars" (1977) e il robot "Wall-e" (2008) confermano quanto i racconti dei due amici emiliani siano davvero visionari.


L'Uomo di Tsushima
- 1978
Realizzata per la collana “Un Uomo Un Avventura” edita dalla Cepim di Sergio Bonelli, la graphic novel vede per protagonista Jack London, giornalista inviato per scrivere del conflitto russo-giapponese del 1904-1905, nei cui panni  si autoritrae lo stesso Bonvi- – come spesso ha fatto nelle sue storie. Un piccolo capolavoro da riscoprire.





Cronache del Dopobomba - 1973
Lo scenario è quello del fallout nucleare: il mondo è abitato da mutanti che lottano spietatamente per la semplice sopravvivenza. Apparse nel 1973 in «Undercomix» n. 0 vengono subito considerate troppo dure dagli editori italiani tanto che la prima pubblicazione continuativa avviene in Francia l'anno successivo. Per motivo della pubblicazione internazionale, l’autore elimina i dialoghi e la maggior parte delle vicende si svolgono con solo “il suono” delle onomatopee. Bonvi continua a lavorarci fino al 1993. Con il suo tratto grottesco, il fumetto, che prende il titolo da Philip Dick, si sviluppa in episodi autoconclusivi di umorismo lacerante, macabro e paradossale.


Milo Marat (Bonvi e Gomboli) - 1974
Nasce nel 1974 su testi di Mario Gomboli per il mercato francese. Ancora una volta il protagonista ha l’aspetto dello stesso Bonvi. Nel 1974 il fumetto arriva anche in Italia al «Corriere dei ragazzi» dove assume il nome di Jolly Flipper. Milo è un agente segreto “privato” chiamato a risolvere bizzarri casi di sicurezza nazionale. Lo accompagnano nelle sue avventure alcuni personaggi come il folle pilota Lindy o l’enorme Petit Sebastien (Groggy nell’edizione italiana). Il “cattivo” è invece il perfido La Moustache che, inquadrato sempre di spalle, ordisce inverosimili trame (rubare medaglie dell’esercito da usare come gettoni per il flipper ecc.).


Marzolino Tarantola - 1979
Bonvi crea Marzolino Tarantola per "Buonasera con Supergulp!". Il protagonista di queste nuove avventure si ispira al personaggio giramondo Saturnino Farandola, creato dallo scrittore francese dell'Ottocento Albert Robida. Le storie per lui create da Bonvi sono dei divertenti “pastiche”, ricchi di citazioni e di rimandi alla letteratura, al cinema e al fumetto. Il modello di riferimento, per il nuovo gruppo di personaggi, è quello del trio, già ben collaudato con Nick Carter. Marzolino, l’elegante e raffinato protagonista dei viaggi, è accompagnato da due assistenti: il grosso Enrico l’equipaggio (che ricorda Patsy) e il maggiordomo Alfred, sempre pronto ad offrire una tazza di tè. E anche Marzolino, come Carter, ha un nemico giurato: il malvagio professor Moriatry, accompagnato dal suo aiutante, lo stupido Perfidio.



Capitan Posapiano - 1968
Ispirato a "Salomone Pirata Pacioccone", personaggio ideato da Guido De Maria nel 1965 per il carosello dell'Amarena Fabbri e a cui collaborerà anche Bonvi dal 1966, Capitan Posapiano viere realizzato da Bonvi per «Cucciolo», edizioni Alpe nel 1968 e successivamente vedrà anche la collaborazione di Silver e Clod. Lo schema è quello del trio come in Nick Carter: Capitan Posapiano, il marinaio Dolcefetta e il nostromo Verdemare. La ciurma affronta in mare le più incredibili avventure che racconta poi agli amici pirati della “Taverna del Corsaro Che Corre”...







Alì Babà e i quaranta ladroni (1994)
Uno degli ultimi lavori di Bonvi pubblicati prima della sua scomparsa, avvenuta nel 1995, sono le illustrazioni della fiaba di Alì Babà, magistralmente disegnate e colorate, 












Blob (1993)
Spin-off delle Sturmtruppen, nasce un piccolo mostriciattolo nato da un miscuglio di escrementi, fango e scorie nella Diskarilen n.4. Blob, che, come diceva Bonvi, è lo “specchio dei tempi di merda in cui viviamo”, come un nuovo Adamo in un Paradiso Terrestre apocalittico (fatto di rifiuti e scorie), ruba la scatoletten di carne proibita al suo Padreterno (il soldaten di guardia alla diskariken) che gli aveva creato dal fango una procace Eva.
Dopo questa vicenda, contenuta in una serie di tavole di Sturmtruppen, Bonvi fa diventare il mostriciattolo protagonista di una
nuova serie pubblicata tra il 1993 e il 1994 sul settimanale “Comix”, edito da Franco Cosimo Panini.
Nelle venti tavole realizzate, oltre a Blob, conosciamo i suoi figli: il cattivissimo Caino, fissato con il sesso, e l’ingenuo e angelico Abele. Bonvi riscrive in parodia la storia del sacrificio di Isacco e ci racconta in maniera scanzonata di roveti ardenti, montagne bibliche e comandamenti.
Questo fumetto è tristemente legato alla prematura scomparsa del suo autore. Bonvi, infatti, a fine 1995 fa realizzare delle
cartelle di grande formato in tiratura limitata e autografate contenenti le tavole di “Blob”, che vorrebbe vendere per raccogliere fondi per le cure del suo amico Magnus, malato di un tumore che lo ucciderà solo pochi mesi dopo. La sera del 9 dicembre, mentre Bonvi si sta recando alla trasmissione di Red Ronnie a Bologna per vendere le tavole, viene travolto da un’auto mentre esce da un bar dove ha chiesto informazioni sulla strada.
E così, a soli 54 anni, scompare il grande cartoonist.


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